The Bridge Curse 2: The Extrication – la recensione

The Bridge Curse 2: The Extrication – la recensione

by Shalashaska
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Il sequel del survival horror taiwanese The Bridge Curse: Road to Salvation si presenta con una nuova identità, mantenendo intatta l’atmosfera da brivido che ha conquistato i fan del primo capitolo. The Bridge Curse 2: The Extrication, sviluppato da Softstar Entertainment, amplia l’universo narrativo e introduce meccaniche più sofisticate, offrendo un’esperienza coinvolgente e carica di tensione.

Gameplay

Il gioco si concentra su una formula di survival horror che combina esplorazione, stealth e puzzle-solving. La storia ruota attorno a un campus universitario infestato, con il giocatore che deve sfuggire a una maledizione soprannaturale. La struttura del gameplay si alterna tra momenti di tensione pura, durante i quali si deve evitare di essere scoperti da entità maligne, e sequenze esplorative in cui si raccolgono indizi per comprendere meglio la trama. Durante l’avventura nei campus dell’università di Wen Hua impersoniamo Sue Lian, una giornalista determinata che cerca di ottenere un’esclusiva sugli avvenimenti misteriosi e sui tre studenti universitari intrappolati nel loro incubo senza fine. Ripercorriamo, dunque, la storia dei quattro personaggi dal loro punto di vista alla ricerca della verità su una misteriosa scomparsa.

Le dinamiche di gioco sono fluide grazie alle ottimizzazioni offerte dalla PlayStation 5. Il feedback aptico del DualSense intensifica l’immersione, trasmettendo ogni passo inquietante o respiro affannoso durante le fughe. I comandi sono reattivi, ma l’assenza di una corsa prolungata rende le sequenze di fuga ancora più angoscianti, costringendo il giocatore a pensare strategicamente.

Enigmi

Gli enigmi rappresentano uno dei punti di forza del gioco, dimostrandosi ben progettati e integrati nella narrazione. Ogni puzzle richiede l’osservazione attenta dell’ambiente circostante, spesso costellato di indizi sottili e collegamenti narrativi. Gli sviluppatori hanno saputo bilanciare difficoltà e accessibilità, con enigmi che sfidano il giocatore senza mai risultare frustranti.

L’introduzione degli enigmi risulta a favore di The Bridge Curse 2: The Extrication che riesce a variare il gameplay intrecciando momenti di jumpscares ad altri in cui siamo concentrati a risolvere gli enigmi proposti.

Dinamiche di gioco

La tensione è palpabile in ogni momento, merito di una regia che dosa sapientemente jumpscares e terrore psicologico. La varietà delle ambientazioni, dai corridoi bui, alla mensa fino ai sotterranei, mantiene alta la suspense e incoraggia l’esplorazione. La narrazione si sviluppa tramite documenti, flashback e visioni, unendo folklore e dramma umano in modo avvincente.

A completare l’esperienza è l’esplorazione che ci può ricompensare con tantissimi approfondimenti alla trama ed un tocco di fan service in cui viene citato anche il primo titolo, The Bridge Curse: Road to Salvation.

Conclusioni

The Bridge Curse 2: The Extrication è un degno successore del primo capitolo, migliorandone le meccaniche e approfondendo l’aspetto narrativo. Pur mantenendo una struttura lineare, il gioco riesce a coinvolgere il giocatore con una combinazione vincente di gameplay, enigmi e atmosfera.

The Bridge Curse 2: The Extrication ha una durata di circa 4 ore che, per come è stato strutturato il gioco sono più che sufficienti per apprezzarne le dinamiche e tutte le sfaccettature.
Il gioco, tuttavia, ci viene offerto nella sola lingua inglese, compresi i sottotitoli ma non si tratta di una vera e propria limitazione; i dialoghi sono di facile comprensione mentre l’HUD ci viene in aiuto nelle fasi di gioco che sembrano poco chiare.

La grafica su PS5 è straordinaria, con giochi di luce e ombra che amplificano il senso di minaccia costante. Il comparto audio, ricco di dettagli e perfettamente sincronizzato con gli eventi di gioco, eleva ulteriormente l’esperienza horror.

Punti di forza

  • Enigmi ben integrati e stimolanti.
  • Grafica e audio di alta qualità.
  • Atmosfera inquietante e immersiva.
  • Jumpscares equilibrati e all’altezza dell’esperienza del gioco

Punti deboli

  • La linearità potrebbe non piacere ai fan di esperienze più aperte.

In definitiva, The Bridge Curse 2: The Extrication è un must per gli amanti del survival horror e per chi cerca un’esperienza ricca di tensione e mistero.

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