Suicide Squad: Kill the Justice League è prossimo all’uscita e segna il ritorno sulla scena di Rocksteady Studios, autore del franchise immortale di Batman: Arkham, dopo quasi nove anni di silenzio.
La closed Alpha alla quale ho partecipato mi ha permesso di giocare una porzione del gioco definitivo e, per questo motivo, tutti i partecipanti hanno sottoscritto un NDA.
A causa di una, a mio parere ingiusta, massiva pioggia di valutazioni negative da parte della critica e della cumunity, la casa di sviluppo ha deciso di revocare l’NDA, dando così la possibilità di esprimere il proprio parere sul gioco anche a chi ci ha messo effettivamente le mani.
Impressioni sul gioco
Suicide Squad: Kill the Justice League non ha particolarmente fatto presa su tutti i giocatori che hanno partecipato all’Alpha, e molti ipotizzano che sarà destinato all’oblio nel giro di un anno.
In tutta onestà e franchezza, a me il gioco è piaciuto, mi ha divertito e mi ha rimandato indietro con la mente agli altri giochi del franchise Batman: Arkham.
I personaggi sono finemente caratterizzati e il gameplay è diverte; ovviamente restano dubbi su quanto a lungo magnetizzerà l’attenzione della gente e se Rocksteady ha “studiato” per evitare gli stessi errori di altri titoli della categoria servizio live.
L’antieroe che piace
I personaggi giocabili sono quattro: Deadshot, Harley Quinn, Captain Boomerang e King Shark, tutti con un carattere ben definito ed un’ironia pungente anche nei momenti di massimo pericolo.
Questi quattro “eroi non per scelta” hanno tutti equipaggiamenti ed abilità diversi, in modo da coprire un’ampia gamma di danni e di supporto.
Mi sento di fare un solo appunto per quanto riguarda la gestione dei comandi, nota un po fastidiosa all’interno del gameplay.
Le azioni, anche solo per spostarsi grazie all’equipaggiamento o ad un abilità, sono governati da specifici tasti da premere e lo stesso discorso vale anche per il combattimento.
La problematica consiste nel fatto che ci sono troppi tasti da premere in sequenza o simultaneamente.
Una volta presa confidenza dovrebbe diventare gestibile ma, se si pensa all’utenza su PC, i comandi sono davvero complessi e per niente intuitivi.
Diamo dunque una connotazione al gioco.
La trama ci porta in una Metropolis occupata da Brainiac e che cerca aiuto nella Justice League la quale, sfortunatamente per i cittadini, per la maggior parte viena soggiogata dal potere di controllo del nemico.
All’interno dell’Alpha Test ho incontrato Flash, Wonder Woman e un Lanterna Verde per niente amichevole.
Il nostro scopo sarà quello di distruggere Brainiac e, per ordine del capo Amanda Waller, uccidere tutti i membri della Lega diventati ora una minaccia.
Come uccidere i supereroi di Metropolis?
Questo rappresenta una vera e interessante rivoluzione, in quanto ribalta il punto di vista dei videogiochi con supereroi, dove troviamo un gruppo varipinto e divergente di antieroi intenti a salvare la città dagli ex protettori della Giustizia; se aggiungiamo il fatto che il team della Suicide Squad è un’accozzaglia di personalità in contrasto tra loro e poco incline alla disciplina sarà interessante, divertente e sicuramente avvincente, vedere come riusciranno a portate a termine la missione.
In merito allo stuolo di lamentele riguardanti la grafica di Suicide Squad: Kill the Justice League, se fosse stata diversa da quella scelta avrebbe intaccato gran parte della bellezza del gioco; lo stile grafico rimanda a quello, divenuto ormai un marchio di fabbrica, adottato da Rocksteady e già visto nella serie di Batman: Arkham.
L’impressione di continuità con quella serie (la storia si svolge dopo gli eventi finali di Batman: Arkham Knight) piace perché rende l’Arkhamverse “familiare”, permettendo di concentrarsi sulla storia.