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Starship Troopers: Extermination – Recensione

Starship Troopers: Extermination per PS5 porta l’iconico franchise cinematografico nell’arena dei videogiochi cooperativi di combattimento in prima persona.
Sviluppato da Offworld Industries, questo titolo si basa sul coinvolgente universo del film del 1997, che combina azione frenetica, tattiche di squadra e un’estetica militare futuristica.
Con un’enfasi sul lavoro di squadra, il gioco propone una battaglia su larga scala contro orde di aracnidi in una guerra senza fine.

Fanteria Mobile all’attacco!

Il cuore di Starship Troopers: Extermination è l’esperienza cooperativa online a 16 giocatori, che devono collaborare per completare obiettivi, costruire difese e sopravvivere contro un numero apparentemente infinito di alieni aracnidi.
Il gameplay è caratterizzato da dinamiche di azione rapida e un’intensa atmosfera di guerra.
L’obiettivo principale è sempre quello di difendere e proteggere punti strategici, mentre le ondate di nemici diventano progressivamente più pericolose.

I giocatori possono scegliere tra tre classi principali: Fante, Specialista e Supporto, ognuna delle quali offre diverse abilità e ruoli all’interno della squadra.
La varietà delle classi incoraggia la cooperazione e una strategia bilanciata.
Il Fante è il combattente d’assalto, abile in combattimenti ravvicinati e difese rapide.
Lo Specialista è più orientato alla precisione e al controllo a lungo raggio, mentre il Supporto si occupa di fornire riparazioni e munizioni, nonché di curare i compagni.
Questa struttura classica è funzionale, ma potrebbe essere ulteriormente arricchita con abilità più uniche per rendere ogni classe più distintiva.

Il sistema di progressione è ben strutturato, consentendo ai giocatori di sbloccare nuove armi, potenziamenti e abilità man mano che avanzano di livello.
Alcune meccaniche, tuttavia, come la costruzione delle difese sembrano ripetitive nel lungo termine: costruire torri, trappole e barriere anti-aracnidi inizialmente risulta divertente, ma con poche varianti disponibili, questo aspetto del gameplay potrebbe beneficiare di una maggiore diversità di opzioni tattiche e strutture.

Un viaggio nel film

Visivamente, Starship Troopers: Extermination fa un ottimo lavoro nel catturare l’essenza del mondo del film originale.
Gli ambienti desertici, le basi militari futuristiche e le vaste distese di terreno devastato sono ben realizzati, anche se non particolarmente memorabili o innovativi.
I modelli degli aracnidi sono accurati e impressionanti: ciascun tipo di alieno è dettagliato e terrificante, dalle classiche unità Warrior agli enormi Tankers, che portano una minaccia tangibile nel campo di battaglia.

Le texture sono pulite e l’illuminazione è ben gestita, soprattutto durante le battaglie notturne, dove le luci delle torrette e dei fucili al plasma creano un’atmosfera tesa e coinvolgente.
Tuttavia, nonostante la solidità visiva generale, il gioco non raggiunge i vertici di qualità grafica visti in altri titoli per PS5. In particolare, gli effetti particellari e le esplosioni appaiono a volte meno dettagliati di quanto ci si potrebbe aspettare da un gioco di nuova generazione.

Le prestazioni su PS5 sono generalmente buone, con un framerate stabile anche nelle situazioni più caotiche, ma occasionalmente possono verificarsi piccoli cali di frame durante le scene più affollate, soprattutto quando ci sono decine di nemici sullo schermo contemporaneamente.

Al centro dell’azione

L’audio di Starship Troopers: Extermination è uno dei suoi punti di forza. Le armi hanno un impatto sonoro soddisfacente e il ruggito degli aracnidi mentre si avvicinano crea una sensazione costante di minaccia imminente.
La colonna sonora, pur non essendo memorabile, sostiene l’azione con brani orchestrali tesi che ricordano i temi del film.

Le voci dei personaggi e i dialoghi trasmettono l’urgenza delle battaglie, con i compagni di squadra che gridano ordini, richieste di aiuto o segnalazioni di pericolo.
Tuttavia, i dialoghi ripetuti possono diventare un po’ stancanti nel lungo termine, soprattutto durante sessioni prolungate.

Gli effetti sonori legati al movimento e al combattimento, come i passi metallici sulle superfici di una base o il suono delle armi al plasma, sono ben realizzati, contribuendo a immergere il giocatore nel caos della battaglia.

Squadra, con me!

Un aspetto chiave di Starship Troopers: Extermination è la sua natura fortemente orientata alla cooperazione.
Le missioni sono varie, ma si basano tutte su un ciclo di attacco e difesa che, nel lungo periodo, può sembrare ripetitivo.
La possibilità di giocare con amici aumenta senza dubbio il divertimento e la rigiocabilità, soprattutto quando si pianificano strategie complesse e si lavora insieme per sopravvivere.

Tuttavia, per quanto riguarda la longevità, il gioco potrebbe non mantenere l’attenzione di tutti i giocatori a lungo termine. L’assenza di una vera campagna narrativa e la mancanza di una varietà sostanziale negli obiettivi potrebbero limitare la sua attrattiva a lungo andare.
Ci sono promesse di aggiornamenti futuri con nuovi contenuti e modalità, che potrebbero contribuire a mantenerlo interessante nel tempo.

Conclusione

Starship Troopers: Extermination per PS5 è un gioco divertente e caotico che cattura bene l’essenza del franchise originale.
Il gameplay cooperativo, l’atmosfera di guerra contro un nemico inarrestabile e le classi ben differenziate offrono momenti di adrenalina pura, soprattutto se giocato con amici.
Tuttavia, la ripetitività delle missioni e la mancanza di varietà nelle meccaniche di costruzione e difesa potrebbero allontanare i giocatori nel lungo periodo.

Visivamente solido, con un comparto sonoro efficace, il gioco offre un’esperienza di breve termine eccellente, ma per sostenere una community a lungo potrebbe richiedere aggiornamenti significativi.
Gli appassionati del franchise e dei giochi cooperativi troveranno sicuramente qualcosa da amare, ma chi cerca una narrativa profonda o una grande innovazione potrebbe restare deluso.

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