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Il fenomeno dei videogiochi usati: vantaggi economici e ambientali

Il mercato dei videogiochi usati in Italia sta vivendo un vero boom, come conferma una recente ricerca di Wallapop, che ha analizzato i titoli e le console più popolari a livello globale. La crescente passione per il gaming, stimolata anche dall’attesa del nuovo film di Minecraft, ha riportato in auge il retrogaming. Questo fenomeno ha fatto salire il valore di alcuni giochi classici fino a 600 euro, mentre altri hanno subito un drastico calo, creando occasioni d’acquisto vantaggiose per i gamer. Acquistare videogiochi usati, oltre ad essere una scelta conveniente, rappresenta anche un’opzione sostenibile, riducendo gli sprechi e prolungando il ciclo di vita dei prodotti.

Italiani e videogiochi: Un’abitudine in crescita

Il mondo del gaming ha conquistato una parte sempre più rilevante del tempo libero degli italiani. Secondo gli ultimi dati di Statista, in media, gli italiani dedicano circa 6,4 ore a settimana ai videogiochi, a conferma di quanto il gaming sia diventato una parte integrante della vita quotidiana. Il 40% degli italiani gioca per 1-5 ore a settimana, mentre il 27% dedica dalle 6 alle 10 ore. C’è anche una fetta di appassionati più accaniti, con il 14% che arriva a giocare tra le 11 e le 14 ore e il 7% che supera le 20 ore settimanali. Solo l’11% gioca meno di un’ora, dimostrando come il gaming possa essere vissuto in modi molto diversi.

Le capitali italiane del gaming e i giochi più popolari

Dall’analisi condotta da Wallapop, emerge una competizione serrata tra Roma e Milano per il titolo di capitale italiana del gaming. Milano domina con 136.730 ricerche mensili relative a videogiochi e console, seguita da Roma con 103.460 e Napoli al terzo posto, con 36.780 ricerche.

A livello nazionale, Minecraft si conferma il gioco più cercato in ben 49 delle 50 città analizzate, mantenendo il primato anche a livello globale con la prima posizione in 213 paesi. A sorpresa, Tetris, un classico senza tempo, si posiziona secondo in Italia, superando Minecraft nelle ricerche mensili a Urbino.

Videogiochi usati: un affare da 600 euro

Il mercato dell’usato offre ottime opportunità sia per risparmiare che per guadagnare. Alcuni titoli retrò hanno visto il loro valore crescere esponenzialmente. Ad esempio, Baldur’s Gate, lanciato a 45 euro, oggi può essere venduto a una media di 160 euro su Wallapop, registrando un aumento del 255,56%. Un altro esempio è The Legend of Zelda: Twilight Princess, che può raggiungere un valore di 660 euro, offrendo ai venditori un guadagno impressionante.

Ecco una top 10 dei titoli nostalgici che possono raggiungere i prezzi di vendita più alti:

VideogiocoPrezzo di lancio (in euro)Prezzo medio su WallapopPrezzo massimo su Wallapop
The Legend of Zelda: Twilight Princess6080,79660
Final Fantasy VII6054599
Halo5055,2550
Metal Gear Solid6059,64550
Warcraft5043,77500

Risparmi fino al 92% con i giochi usati

Il mercato dell’usato non offre solo opportunità di guadagno, ma permette anche di risparmiare notevolmente. Alcuni titoli, come Medal of Honor – European Assault e Titan Quest, hanno visto una svalutazione del 92% e dell’81,72%, consentendo ai giocatori di acquistare giochi a prezzi decisamente inferiori rispetto al lancio.

Ecco la top 10 dei videogiochi che offrono i maggiori margini di risparmio:

VideogiocoPrezzo di lancio (in euro)Prezzo medio su WallapopSvalutazione %
Medal of Honor – European Assault504-92.00%
Titan Quest509,14-81.72%
Unreal Tournament5011,14-77.72%
Far Cry5011,8-76.40%

Sostenibilità nel gaming: il ruolo del mercato dell’usato

Il gaming è un’industria in crescita, ma ha anche un impatto ambientale significativo. La produzione di videogiochi e console richiede l’estrazione di metalli rari e produce elevate emissioni di gas serra. Uno studio dell’Università di Cambridge ha rilevato che la produzione e il trasporto di una PlayStation 4 emettono circa 89 kg di CO2, equivalenti a percorrere 367 km in auto.

In questo contesto, il mercato dell’usato offre un’alternativa più sostenibile, permettendo di ridurre gli sprechi e dare nuova vita ai prodotti, contribuendo così a un’economia più circolare.

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