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Doom + Doom II: la Recensione della riedizione a cura di Bethesda

Nel mondo dei videogiochi, poche serie hanno avuto un impatto così duraturo come quella di Doom. Il gioco originale del 1993 ha definito il genere degli sparatutto in prima persona (FPS) e ha gettato le basi per quasi tutti i titoli successivi. Doom II, rilasciato nel 1994, ha consolidato questo successo, introducendo nuove armi, nemici e livelli che hanno reso ancora più coinvolgente l’esperienza di gioco. Ora, nel 2024, i classici sono tornati sotto forma di una riedizione che promette di mantenere l’essenza dei titoli originali, pur migliorandone vari aspetti tecnici e grafici per adattarli agli standard moderni.

Questa versione, oltre ai due giochi classici, contiene, inoltre, TNT: Evilution, The Plutonia Experiment, Master Levels for DOOM II, Sigil e Legacy of Rust.

Gameplay: Tradizione e Innovazione

Il gameplay di Doom e Doom II è stato uno dei principali motivi del loro successo originale, e la riedizione del 2024 non delude in questo aspetto. Entrambi i titoli mantengono intatto il ritmo frenetico, la velocità e la fluidità dell’azione che li hanno resi iconici. Il feeling del movimento è ancora veloce, quasi adrenalinico, e la varietà di armi disponibili, dalle classiche pistole al potentissimo BFG9000, continua a offrire quella sensazione di potenza che i fan di lunga data ricordano.

La riedizione, tuttavia, non si limita a riproporre lo stesso gameplay. Sono state introdotte diverse migliorie alla qualità della vita che rendono l’esperienza più accessibile e gratificante. Ad esempio, il sistema di controllo è stato ottimizzato per i controller moderni, offrendo una maggiore precisione nei movimenti e nella mira. Inoltre, la riedizione offre un supporto completo per i mouse da gioco avanzati su PC, migliorando notevolmente l’esperienza per chi preferisce un approccio più tradizionale.

Un’altra interessante aggiunta è la modalità Retro Hardcore, che permette ai giocatori di affrontare i livelli con le stesse limitazioni tecniche dei giochi originali, mantenendo però le migliorie grafiche e audio. Questa modalità è un omaggio ai fan più nostalgici, che vogliono rivivere l’esperienza originale ma con un tocco di modernità.

Infine, è stato introdotto un sistema di salvataggio più flessibile, che permette di salvare i progressi in qualsiasi momento, anziché dover contare solo sui punti di salvataggio automatici. Questo rende il gioco meno frustrante, specialmente nei livelli più difficili.

Grafica: Vecchio e Nuovo a Braccetto

Uno degli aspetti più discussi della riedizione di Doom e Doom II è la grafica aggiornata. Sebbene i giochi originali fossero tecnicamente avanzati per l’epoca, le limitazioni hardware imponevano compromessi significativi. La riedizione del 2024 riesce a bilanciare fedeltà all’originale e innovazione, offrendo un’esperienza visiva che onora il passato ma si adatta agli standard moderni.

Le texture dei livelli e dei personaggi sono state completamente rinnovate, mantenendo però il look pixelato che ha reso i giochi iconici. Il risultato è un effetto ibrido che mescola la nostalgia del passato con la nitidezza del presente. Gli ambienti sono ora più dettagliati e i mostri, come i famosi Imps o i temibili Cacodemon, risultano più spaventosi e realistici che mai, grazie a texture ad alta risoluzione e modelli poligonali migliorati.

Nonostante tutte queste migliorie, è importante sottolineare che la riedizione mantiene intatto lo stile artistico originale. I colori vivaci, i disegni dei livelli intricatissimi e la creatività nel design dei nemici rimangono invariati, assicurando che i fan della serie si sentano subito a casa. È evidente che il team di sviluppo ha voluto rispettare l’eredità di Doom, e lo ha fatto con maestria.

Audio: Miglioramenti e Nuove Esperienze

Se c’è un aspetto di Doom che è stato cruciale per la sua atmosfera, è senza dubbio l’audio. Le colonne sonore heavy metal, le urla dei demoni e il suono delle armi sono tutti elementi che hanno contribuito a rendere l’esperienza di gioco unica. La riedizione del 2024 non solo preserva questi aspetti, ma li migliora e li espande.

La colonna sonora originale è stata completamente rimasterizzata. Le tracce iconiche composte da Bobby Prince, come At Doom’s Gate, sono state riproposte in alta definizione e con un suono più pulito e potente. Questo aggiornamento rende l’azione ancora più coinvolgente, con la musica che incalza nei momenti più intensi e accompagna perfettamente il ritmo frenetico del gioco.

Uno degli aspetti più interessanti della riedizione è l’introduzione di un’opzione per una colonna sonora dinamica. Questa nuova funzionalità regola la musica in base all’azione sullo schermo, aumentando il volume e l’intensità durante le battaglie più furiose e riducendoli nelle fasi di esplorazione. Questo aggiunge un ulteriore strato di immersione, poiché la musica reagisce direttamente alle azioni del giocatore.

Una nuova opzione di audio surround offre ai giocatori con sistemi audio avanzati un’esperienza ancora più immersiva. Questo è particolarmente efficace nelle sezioni più cupe e claustrofobiche del gioco, dove il suono dei demoni che si avvicinano da tutte le direzioni può veramente far venire i brividi.

Un valore aggiunto per questa riedizione è la possibilità di scegliere la colonna sonora. Possiamo, infatti, selezionare le tracce originali o un Remix. Per il primo caso, ascolteremo le tracce audio registrate tramite l’hardware di quei tempi, su cui sono state incise le canzoni. Il Remix, invece, ci porterà ad una nuova colonna sonora che, include, comunque, tutte le musiche di Doom e Doom 2, eseguite da Andrew Hulshult.

Conclusioni: Un Omaggio Moderno ai Classici del Passato

La riedizione del 2024 di Doom e Doom II rappresenta un perfetto esempio di come riproporre dei classici in un contesto moderno. Il team di sviluppo ha saputo bilanciare fedeltà e innovazione, mantenendo intatta l’essenza dei giochi originali, ma migliorandone vari aspetti per soddisfare le aspettative dei giocatori contemporanei.
Il gameplay rimane fedele all’esperienza originale. L’aggiunta di opzioni che rendono il gioco più accessibile e meno frustrante, senza però intaccare la difficoltà che ha sempre caratterizzato la serie. Le novità come la modalità “Retro Hardcore” offrono ai fan di lunga data una sfida nostalgica, mentre i miglioramenti tecnici rendono il gioco appetibile anche per chi non ha mai giocato i titoli originali.

Dal punto di vista grafico, la riedizione offre un equilibrio tra modernità e rispetto per lo stile originale. Le texture migliorate e il design aggiornato dei personaggi e degli ambienti creano un mondo di gioco che appare fresco, ma al contempo familiare. È un piacere per gli occhi vedere come le tecnologie moderne possano far brillare vecchi classici senza snaturarli.

L’audio, infine, è uno dei punti di forza di questa riedizione. La colonna sonora rimasterizzata, l’introduzione dell’audio dinamico e il supporto per il surround 3D migliorano l’immersione e fanno sì che ogni battaglia, ogni esplorazione e ogni incontro con i demoni sia accompagnato da suoni che amplificano l’esperienza.

In definitiva, la riedizione di Doom e Doom II del 2024 è un omaggio amorevole a due dei giochi più importanti della storia dei videogiochi. È un prodotto pensato sia per i nostalgici che per i nuovi giocatori, capace di far rivivere le emozioni di un tempo e, al contempo, di offrire qualcosa di nuovo. Nonostante il passare degli anni, l’inferno di Doom non è mai stato così affascinante.

Doom + Doom II è già disponibile per PC tramite Epic Games, GoG, Steam e Game Pass, ma anche per PlayStation 4 e 5 e Xbox One e Series X | S.

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