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MotoGP 24 – Recensione

È dal lontano 2007 che Milestone, azienda italiana che sviluppa videogiochi, è entrata nel mercato di giochi di corsa motociclistici. Il debutto è avvenuto, infatti, ben 17 anni fa con SBK-07 e MotoGP 07 per PSP e da quel momento è diventata software house leader per questi tipi di videogiochi. Con questo curriculum, di anno in anno, l’azienda milanese ha potuto sviluppare e perfezionare l’esperienza data al giocatore grazie al supporto ufficiale di Dorna. La sua ultima opera è MotoGP 24, il gioco ufficiale dedicato ai tre campionati principe motociclistici, ovvero Moto3, Moto2 e MotoGP. Vediamo, dunque, con questa recensione, come se la cava il prodotto.

Prendiamo confidenza con fisica e comandi

Nelle prime fasi di MotoGP 24 ci viene proposta la personalizzazione del pilota tra tuta, casco, guanti e postura. Questo è necessario per poter iniziare la modalità Carriera.
Dopo aver personalizzato il pilota ci viene chiesto il livello di simulazione che vogliamo avere, dalla guida più arcade ad una più punitiva e simulativa. In questa fase potremo anche provare le impostazioni scelte con un giro a Mugello in sella alla Ducati. Questa è sicuramente un’ottima scelta da parte di Milestone, sia per avere subito sotto mano le differenze tra un’impostazione e l’altra ma anche per prendere confidenza con la fisica del gioco. Ai livelli più alti di simulazione dovremo comandare e gestire le marce e adeguare, freni, acceleratore e bilanciamento dei pesi per evitare brutte cadute.

A proposito di simulazione e difficoltà

MotoGP 24 introduce la difficoltà adattiva come esperienza di gioco. Al contrario della difficoltà semplificata, per un’esperienza alle prime armi (o curve in questo caso) o una Pro, potremo scegliere questa difficoltà. Essa calibra gli avversari in base alle nostre prestazioni in gara e nelle sessioni di prove. Tramite una serie di algoritmi, quindi, questa difficoltà offre un’esperienza di gioco completa che impara dalle nostre capacità e crescita nel gioco.

Il sistema simulativo, invece, è ben calibrato sui tre livelli di difficoltà e riesce ad emulare le moto delle tre classi. Se esageriamo troppo in staccata ed in frenata e portando tanto freno in curva rischiamo quella che in gergo è “una chiusura all’anteriore” che porta, dunque, ad una caduta. Stessa cosa se osiamo sia con il freno motore in ingresso curva o un dosaggio eccessivo di acceleratore in uscita curva che porterà ad un high-side, la più pericolosa caduta che può avvenire in moto.
La simulazione non si ferma qui, la distribuzione dei pesi è fondamentale per il pilota come per la gestione di acceleratore e freno per eseguire una curva al meglio ed essere veloci in uscita. La creazione di questo complesso engine porta il gioco ad essere giocato più su un livello simulativo che arcade consentendo anche ai meno esperti di prenderci la mano e domare i ben 300 cavalli della classe regina.

Qualche dettaglio sulla modalità Carriera

La modalità principale di MotoGP 24 è la Carriera. Dopo la creazione del pilota scegliamo il team con cui correre la stagione di debutto. Questa stagione ci permette di prendere confidenza sul funzionamento del gioco e delle sessioni prima della gara. Iniziamo, infatti, il nostro percorso con la più piccola delle moto, ovvero la Moto3, nelle ultime tre gare di campionato. Come nella realtà potremo intraprendere tre sessioni di prove libere e, in base ai risultati di queste, andare direttamente in Q2 oppure passare dalla Q1 e combattere per i primi quattro posizionamenti.

L’ingegnere, invece, ci aiuterà nell’adattare la moto in base alle nostre esigenze; potremo chiedere, infatti, una moto più reattiva in uscita curva o correggere un sottosterzo avvertito in ingresso o in percorrenza. I più esperti, invece, potranno correggere la moto in maniera manuale. Tra i vari settaggi abbiamo la possibilità di modificare la mescola delle gomme, il diametro dei freni e la loro composizioni (carboceramici o d’acciaio, in base al tipo di pista e condizioni) ed operare sulla centralina tra cui quanto lavora il freno motore, la gestione dell’erogazione della potenza ed il controllo di trazione.

Le nostre impressioni

MotoGP 24 verte ad un’esperienza giocatore che viene amplificata se vogliamo giocare in un modo più simulativo che arcade. Grazie, infatti, a tutte le novità di quest’anno quali la difficoltà adattiva o gli Stewards che monitorano e sanzionano piloti e IA durante tutto il weekend di gara, tenderemo ad apprezzare il titolo spostando l’asticella sulla simulazione. Milestone, in questi anni di sviluppo e perfezionamento di questo tipo di giochi è riuscita ad ottenere un ottimo titolo che rispetta l’ottenimento della licenza ufficiale Dorna.

La licenza ufficiale, non solo cede al gioco le musiche che ci ritroviamo durante il weekend di gara che vediamo in televisione ma anche l’aspetto di piloti, moto e sponsor vari applicati sia alle tute che alle livree delle moto.
La versione italiana del gioco ha, inoltre, una delle voci di commento storiche e che tutt’ora ascoltiamo in TV; si tratta di Guido Meda (commentatore della MotoGP per Sky Sport) che ha prestato la sua voce alla realizzazione dei commenti che sentiremo in gioco.

Durante la gara o per le prove e qualifiche, in un livello di difficoltà adattiva, gli avversari non avranno un carattere “piatto” ma ci daranno del filo da torcere. Con questa difficoltà, soprattutto all’inizio dell’esperienza, non sarà facile scalare la classifica; dovremo, quindi, impegnarci per ottenere i “caschi rossi” negli intertempi (citazione a Guido Meda – il delta negativo che indica un miglioramento nel settore della pista).

Il comparto tecnico

Una sezione della recensione la dedichiamo alla parte tecnica di MotoGP e di come viene eseguito su PC. Il titolo in prova, infatti, è stato testato su un PC (i5 8600K ed RTX 3060).
Grazie al supporto della tecnologia Nvidia DLSS abbiamo potuto spremere il gioco ai livelli più alti di dettaglio senza incappare in rallentamenti o scatti con una stabilità nei frame che consente fluidità nella guida, in risoluzione Full HD.

La parte sonora è quella più interessante per un titolo dedicato alla simulazione di corse. Il rumore prodotto dai motori e dagli scarichi è stato riprodotto in modo unico e fedele alla realtà. Anche la parte relativa alle gomme è stata simulata perfettamente e, oltre al feedback dato dal controller, possiamo percepire lo stridere della gomma e anticipare, ad esempio, una chiusura all’anteriore.

Passando al controller, grazie a Steam, è possibile utilizzare il controller Dual Sense di PlayStation che riesce ad immergere il giocatore come se fosse in sella alla moto. Tuttavia, nel caso del controller Sony, avrei preferito il supporto completo comprensivo di feedback aptico.

Conclusioni

MotoGP 24 è un ottimo gioco che porta l’esperienza del motomondiale sulle nostre console e PC. L’impegno di Milestone a fare il passo in più, con le novità di quest’anno, si nota e fa apprezzare il gioco tendendo più alla simulazione che all’arcade.
L’introduzione, per la prima volta, quest’anno, del mercato piloti, fa acquisire al gioco molta longevità e ci garantirà un campionato diverso dall’altro.
Con tutti questi prerequisiti, la versione di quest’anno del gioco ufficiale Dorna è un’ottima scelta se ci si vuole intrattenere in un simulativo dedicato al mondo delle due ruote.

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