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Classified: France ’44 – Recensione

Il team di Absolutely Games, composto da 27 sviluppatori di talento e incentrato su una forte visione, una cultura e una fede nell’eccellenza, lo studio è orgoglioso di sviluppare esperienze di gioco evolutive e di alta qualità per PC e console. Il suo primo titolo è Classified: France ’44, un’esperienza di strategia storica ambientata nel periodo precedente al D-Day, in arrivo su PC, PlayStation 5 e console Xbox Series X|S.

Classified: France ’44 è ambientato… beh, in Francia nel 1944, durante l’occupazione nazista. Come dicevamo in apertura, questo titolo si colloca nel periodo precedente al D-Day, gli Alleati schierarono nel paese una piccola squadra di soldati d’élite per aiutare la Resistenza francese a indebolire le operazioni tedesche. Il nostro compito è prendere il controllo di questa squadra, costruendo rapporti con le fazioni divise della Resistenza mentre usiamo tattiche di sabotaggio e guerriglia contro il nemico.

Qualcosa di già visto

Il gioco che viene subito in mente giocando questo titolo è sicuramente XCOM. Anche se non ci sono alieni o pistole al plasma in vista, la struttura è molto simile: le missioni sono tese, a turni, composte sia da azioni furtive che da scontri a fuoco con piccole squadre. Al di fuori dell’azione core del gioco, dobbiamo gestire i soldati, farli salire di livello e procurargli nuovo equipaggiamento, mentre cerchiamo di ottenere e mantenere il controllo sui territori su una mappa del mondo.

Come il titolo menzionato sopra, siamo ovviamente dalla parte dei perdenti, circondati da nemici su tutti i lati che cerchiamo di sopravvivere all’assalto avversario. In tutto ciò anche i nostri compagni sembra che vogliano metterci i “bastoni tra le ruote” con diverse richieste in arrivo dai diversi gruppi che compongono la Resistenza.

A differenza di XCOM, Classified: France ’44 abbraccia l’autenticità storica: lo studio vuole che sia un riflesso rispettoso di ciò che è realmente accaduto, che onora il coraggio e il sacrificio delle forze speciali e della Resistenza. Ma più che essere semplicemente precisi nei fatti, ciò che traspare immediatamente è quella genuina passione per quel periodo. C’è una vera profondità di conoscenza in mostra, che è evidente sia nell’apertura – l’operazione Jedburgh non è esattamente un elemento comunemente adattato della guerra – sia nei piccoli dettagli. Ciascuno dei soldati della squadra ha il proprio retroscena e la propria storia e, sebbene siano personaggi immaginari, la trama delle loro vite si basa su aspetti meravigliosamente specifici del tempo, che si tratti di fronti oscuri della guerra in cui hanno prestato servizio, o anche di il loro rapporto con la cultura pop e la musica contemporanea. 

Fuoco incrociato!

Il sistema di combattimento è altrettanto interessato ai dettagli più fini. Ciò significa che cose come i danni delle granate diminuiscono man mano che ci si allontana dall’esplosione iniziale e le armi sono state modellate attentamente sulle loro controparti storiche nella vita reale, elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera di autenticità. Tutto questo, ovviamente, porta anche ad alcune giocate tattiche e strategiche davvero interessanti.

Il concetto centrale dietro le battaglie di Classified: France ’44 è il “Fix and Flank“, una strategia del mondo reale che ha plasmato le moderne tattiche militari. È un’idea piuttosto semplice: un gruppo di soldati, idealmente armato di una mitragliatrice leggera o di una simile potenza di fuoco, lancia una raffica di proiettili sul nemico che lo tiene inchiodato nella sua posizione – il classico fuoco di soppressione. Nel frattempo, gli altri soldati si spostano sui lati per un attacco ai fianchi e catturano il nemico in un devastante fuoco incrociato. 

Non è un concetto fuori dal comune, come il già menzionato più volte, XCOM ha tattiche simili. Il modo, però, in cui è implementato in Classified: France ’44 sembra davvero speciale. L’elemento chiave è il morale: gli sviluppatori usano il credo “ogni tiro conta” e ciò significa che, anche se un tiro manca completamente, è garantito che indebolirà la determinazione del bersaglio. Se dovessimo riuscire ad abbassarlo abbastanza i nostri avversari saranno bloccati e incapaci di rispondere efficacemente al fuoco nel loro turno, e saranno più vulnerabili ai nostri attacchi.

Infiltriamoci tra le linee nemiche

Il sistema stealth del gioco è solido e fornisce al giocatore informazioni utili sulla visione delle guardie e sui percorsi di pattuglia. È immancabile farsi individuare, la reazione dei nemici è rapida e ci da poco spazio di movimento. Quando i rinforzi nemici arrivano in battaglia, la situazione diventa caotica, come se fossimo letteralmente all’interno di una zona a cui noi sicuramente non abbiamo accesso. La veridicità di quello che è la frenesia del combattimento, rimanendo comunque un gioco a turni, mi ha davvero estasiato.

I nostri eroi possono essere bloccati e fiancheggiati, con la medesima tecnica che abbiamo usato noi. Se non stiamo attenti ai nostri movimenti e ai dintorni, l’AI non ci metterà tanto a metterci i piedi in testa.

I nemici sono divisi in varianti leggermente come i Pesanti, imponenti e ben armati e gli Zappatori, lanciagranate che hanno la possibilità di esplodere quando muoiono. Barili rossi esplosivi, feature che tutti i videogiocatori adorano, ricoprono le mappe, con i nazisti stranamente desiderosi di accucciarsi dietro queste trappole. Elementi irrealistici come questi migliorano sicuramente l’esperienza di gioco, senza risultare troppo pesante, ma, per i puristi, sembrano in contrasto con il tono che gli sviluppatori hanno creato.

Si può solo migliorare

Con questo interessante titolo, si preannuncia un debutto davvero interessante per Absolutely GamesClassified: France ’44 è un’esperienza densa, più stratificata e contorta di un XCOM, ma che dovrebbe offrire agli appassionati di storia e agli irriducibili della strategia molto in cui rimanere attaccati nel corso della campagna di circa 50 ore quando verrà lanciato su Steam. Lo studio, inoltre, sta già accennando a piani per realizzare più giochi di questo tipo in futuro, portando l’idea a diversi conflitti.

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